Il panorama fieristico internazionale è ricco di occasioni di business: dall’espansione verso nuovi mercati, all’incremento della brand awareness mostrando il proprio prodotto in paesi stranieri attraverso la partecipazione ad importanti manifestazioni estere.
L’importanza di un collaboratore qualificato
Indipendentemente dalle finalità che si vogliono perseguire, in un mercato in piena evoluzione come quello fieristico nessun elemento va lasciato al caso: la definizione di obiettivi precisi, lo studio dello stand, se avvalersi o meno di personale specializzato oppure sfruttare il proprio team interno e la definizione di tutto il follow up post-fiera e il calcolo di ROO (Return On Objective) e ROI (Return On Investment) necessitano di un approccio altamente professionale che non tutte le aziende conoscono o sono in grado di perseguire autonomamente. È qui che la presenza di un partner specializzato può realmente fare la differenza.
Introduciamo il primo case study in cui un’azienda italiana in collaborazione con Expo Consulting ha saputo sfruttare appieno il marketing fieristico e la presenza in eventi internazionali di una certa importanza per raggiungere i propri obiettivi di business.
Case Study: Sprinx Technologies
È questo il caso di Sprinx Technologies, Spirit of Research and Innovation.
Sprinx è una società italiana di sviluppo e ingegneria del software focalizzata sulla progettazione e fornitura di applicazioni software per la videosorveglianza intelligente nel settore del traffico e dei trasporti; uno dei pochi operatori di mercato in grado di fornire soluzioni complete per la Detezione Automatica di Incidente (AID) e la raccolta di Dati Statistici (Traffic Data) relativi al flusso di traffico su strade, autostrade, tunnel e smart city.
L’obiettivo di Sprinx è sempre stato quello di affermarsi, anche a livello internazionale, come Vendor affidabile ed efficiente per il mercato del traffico, ragione che soggiace al percorso di internazionalizzazione intrapreso dall’azienda; il marketing fieristico è stato l’elemento chiave per diffondere la propria presenza ed il proprio brand al di fuori dei confini italiani.
Dalle parole di Paola Clerici, CMO & General Manager, che riprende un evergreen della comunicazione digitale e non, “Out of Sight, Out of Mind”: se non si è in grado di calcare il palcoscenico della fiera nella maniera adeguata, si è destinati ad essere dimenticati.
È uno dei motivi che spinge Sprinx a investire la quasi totalità del budget dedicato al marketing nel produrre materiali e video a supporto delle fiere a cui prende parte (principalmente quattro all’anno, in Europa).
Sprinx a Smart City Expo World Congress
In questo case study in particolare, uno degli eventi che ha riportato risultati particolarmente positivi è stato lo Smart City Expo World Congress: evento che si tiene nel quartiere di Gran Via alla Fiera di Barcellona. Si tratta di una fiera che pone al centro del dibattito città e innovazione e ha come obiettivo la condivisione di tecnologie e soluzioni urbanistiche applicate allo sviluppo delle metropoli intelligenti, con particolare accento posto sul tema della sostenibilità.
Un banco di prova perfetto per Sprinx che, grazie al supporto di un partner specializzato nelle fasi iniziali, come la scelta dello spazio in cui esporre fino al supporto in loco per l’allestimento dello stand, ha portato a casa risultati al di là di ogni aspettativa.
La mission della fiera: in Italia e all’estero
Le peculiarità di ciascun mercato e le differenze fra l’ambito domestico e quello internazionale rendono difficoltoso se non impossibile trovare un’unica soluzione espositiva per tutti gli eventi. In particolare, nota Paola, vi è proprio un atteggiamento radicalmente diverso delle realtà estere rispetto a quella italiana, dove spesso la fiera è un momento di ritrovo tra fornitori e clienti già fidelizzati.
Lo spirito estero è invece quello di oltrepassare questa logica e sfruttare la fiera come un momento di confronto con le tendenze tecnologiche e i bisogni del mercato, di ricerca di nuove partnership e collaborazioni win-win. Proprio in risposta a questa visione è stata posta molta attenzione nel produrre contenuti fruibili dal visitatore e nel creare degli ambienti unici ed immersivi in cui potesse sperimentare la “Sprinx Experience”, sganciandosi così dai soliti concetti di stand; negli anni l’importanza della customer experience non è cambiata e continua a pagare.
Questo case study dimostra che questa attitudine, se affiancata ad organizzatori fieristici e loro partner che hanno a cuore a loro volta l’attenzione al cliente e mirano a semplificarne l’esperienza in fiera, non può che portare risultati positivi.