Marco e i colleghi di Exhibit Marketers Café ne avevano parlato approfonditamente durante il loro ultimo Virtual Lunch: nonostante la situazione di emergenza sanitaria si protragga ormai da Marzo, con settori di traino economico come quello fieristico messi in ginocchio, molti enti governativi non hanno ancora rivolto la dovuta attenzione alla formulazione di norme e linee guida trasparenti per la riapertura ormai imminente di diversi eventi fieristici a grande afflusso.
Buone notizie dal Decreto Rilancio
Se dal lato organizzativo la politica latita, fortunatamente non è questo il caso per quanto riguarda quello economico. Dal 6 agosto 2020, infatti, grazie a Simest (società che fa capo a Cassa Depositi e Prestiti), gli incentivi a tasso zero a disposizione delle imprese per partecipare ad eventi fieristici nazionali e non (compresi quelli virtuali ed ibridi che proprio in questi mesi stanno vedendo il momento di massima diffusione) salgono fino a 150.000 euro, di cui fino al 40% a fondo perduto.
Una misura che da una parte cerca di aiutare quelle realtà imprenditoriali a dimensione ridotta (le più colpite dalla crisi), e dall’altra mira a dare ossigeno ad un settore che, seppur in forte sofferenza, muove globalmente 303 miliardi di dollari e più di tre milioni di posti di lavoro.
Il Fondo 394
Il Fondo 394 fa riferimento a risorse pubbliche messe a disposizione dallo Stato tramite Cassa Depositi e Prestiti e le sue partecipate (come Simest) a beneficio dell’internazionalizzazione delle imprese italiane.
Vediamo insieme le principali novità di accesso al finanziamento:
- La prima, grossa, novità parte dal Decreto Rilancio e prevede un incremento dei fondi per l’internazionalizzazione delle imprese italiane in dotazione a Simest. La società avrà a disposizione per il 2020 600 milioni di euro (più 300 di co-finanziamento a fondo perduto);
- In un’ottica di snellimento burocratico, la richiesta di tali finanziamenti non dovrà più passare attraverso garanzie, come invece era necessario precedentemente;
- La platea di beneficiari, prima dipendente dalla dimensione delle imprese, ora si espande anche a realtà più grandi, includendo le MID e Grandi Imprese (fino a 1500 dipendenti);
Finanziamenti ed agevolazioni: in dettaglio
Oltre all’ampliamento della platea di potenziali beneficiari, anche i contributi stessi hanno subito delle modifiche.
La quota ora assegnata alla singola impresa che volesse approfittare del finanziamento sale fino a 150.000 euro (con un limite del 15% rispetto all’ultimo bilancio approvato), cui si aggiunge la già citata esenzione delle garanzie (per le domande pervenute entro il 31 dicembre 2020) ed una ulteriore quota a fondo perduto pari al 40% (fino a 60.000 euro, sempre per chi farà domanda entro il 31 dicembre di quest’anno).
Quattro anni è il periodo di erogazione del finanziamento, di cui il primo a tasso agevolato allo 0.085%, e Simest sta lavorando per garantirne l’attivazione entro soli 30/40 giorni dalla richiesta.
In aiuto all’industria fieristica arriva anche l’Unione, con la possibilità di innalzare la quota del finanziamento a fondo perduto fino al 50%: sarà sufficiente inviare una notifica alla Commissione Europea dove si esplicita l’adesione al Temporary Framework.
Quest’ultima misura è tutt’ora in fase di implementazione, ma Simest conta di poter rendere l’iter completamente usufruibile entro settembre.
Ulteriori dettagli sulla misura e i criteri di accesso al finanziamento verranno resi noti nel capitolo del Patto per l’Export dedicato al sistema fieristico.