Nelle precedenti settimane, abbiamo menzionato diversi elementi fondamentali che devono concorrere nell’organizzazione di una fiera; allo stesso tempo, abbiamo anche evidenziato come gran parte di essi possano dare luogo a criticità per le aziende di modeste dimensioni, o alle realtà che si avvicinano per la prima volta al mondo del marketing fieristico.
A volte nemmeno il supporto qualificato di partner specializzati scongiura del tutto alcuni errori, ma la buona notizia è che da questi imprevisti si può imparare e giungere all’evento successivo ancora più agguerriti, preparati e competenti.
L’esperienza più che ventennale di Expo Consulting ci ha mostrato diverse occasioni in cui un temporaneo impedimento è stato analizzato ed interiorizzato correttamente, diventando una preziosa occasione di miglioramento.
Imparare dagli errori: racconta sempre una storia
Un errore piuttosto frequente è pensare di poter andare ad una fiera senza aver ben chiaro il messaggio da trasmettere ai visitatori. Questa incertezza spinge indirettamente verso stand anonimi, istruzioni sommarie date allo staff di accoglienza e, in genere, a fornire un’esperienza mediocre ai potenziali clienti. Molte aziende, anche di piccole dimensioni, hanno invece capito l’importanza di raccontare una storia: la loro storia. Più un brand acquista personalità, più avrà chance di restare impresso nella mente dei visitatori, più questi si sentiranno stimolati ad interagirvi in un circolo virtuoso.
È importante non ricorrere ad imitazioni o copiare le idee della concorrenza, ma cercare gli elementi di distinzione che caratterizzano la propria organizzazione: l’autenticità premia sempre.
Come diceva Oscar Wilde: “Sii te stesso, tutti gli altri sono già presi!”
Imparare dagli errori: fornitori e materiali innovativi
L’abbiamo ricordato in più occasioni: lo stand è la proiezione, su scala ridotta, dell’intera organizzazione. La tentazione di affidarsi a soluzioni preconfezionate senza troppe possibilità di personalizzazione è sempre forte: fa risparmiare tempo e denaro.
Ma è veramente così?
Uno stand uguale a decine di altri, non solo de-caratterizza il vostro brand, ma vi distoglie dalla ricerca di soluzioni innovative, che potrebbero invece fare al caso vostro e, magari, rivelarsi più economiche di quelle precedentemente utilizzate.
Un esempio sono i materiali: un sempre crescente numero di settori si stanno sensibilizzando e cercando nuove tecnologie per poter avere il minor impatto ambientale possibile. Fra queste vi sono realtà fieristiche anche particolarmente importanti (pensiamo, ad esempio, al BBConstrumat di Barcellona che vede la sostenibilità fra i principali temi delle passate e future edizioni). Partecipare ad un evento con uno stand che sfrutta almeno parzialmente materiali riciclabili o privi di plastica può essere un’ottima idea per differenziarsi dalla concorrenza, oltre che a dare un’immagine green dell’azienda e, ovviamente, creare meno rifiuti al termine dell’evento.
Go green or go home!
Prossimamente affronteremo, sempre all’interno del tema “imparare dagli errori”, la ricerca della posizione ideale dello stand e come gestire correttamente lo staff.