Le manifestazioni fieristiche sono colme di stimoli: luci, suoni, colori. I visitatori sono bombardati da continui input e hanno un tempo limitato per decidere quali stand meritano la loro attenzione, spesso sulla base di decisioni prese in pochi secondi, o forse maturate in precedenza.
In un ambiente così competitivo, non ci si può permettere di perdere potenziali clienti per disattenzioni totalmente evitabili.
Ecco perché accanto alle best practice, vi sono anche diversi errori da evitare, che non bisogna assolutamente commettere.
Non formare il personale
Uno degli errori più comuni è pensare che il personale che performa bene in ambito aziendale sia automaticamente in grado di gestire la presenza in fiera, anche senza un training specifico.
Non bisogna mai lesinare sulla formazione del personale. Lo staff fieristico deve avere ben chiaro il contesto in cui andrà a muoversi, gli obiettivi che l’azienda ha intenzione di raggiungere, come sarà strutturata la fiera e sapere nei minimi dettagli quali prodotti e servizi saranno disponibili allo stand. In questo modo clienti e prospect saranno soddisfatti del servizio ricevuto.
Staff non professionale
Come abbiamo detto in precedenza, se il vostro stand è la manifestazione fisica del vostro brand, lo staff che vi gravita intorno è il volto umano dell’azienda.
Ogni azione, atteggiamento, comportamento adottato dal personale presente in fiera si ripercuote direttamente sull’immagine della società: sottovalutare questo aspetto è un grosso errore.
Un visitatore che, incuriosito dal vostro stand, si trovasse davanti persone poco accoglienti o distratte per vari motivi, o peggio ancora, non trovasse nessuno a riceverlo, potrebbe decidere di dirigersi altrove.
È imperativo istruire preventivamente il team che si recherà in fiera per evitare questi comportamenti.
Follow up troppo aggressivo
Una volta terminata la fiera e raccolto un certo numero di contatti, è bene iniziare con le attività di follow-up dando seguito alle conversazioni avute in fiera e capitalizzare sui possibili prospect accompagnandoli nel processo d’acquisto o fidelizzazione.
In questa fase è essenziale essere presenti finché il contatto è “caldo”, ma senza mettere alcuna pressione o risultare assillanti, errori da evitare dettati dall’impazienza di ottenere un feedback.
Sempre meglio attendere qualche giorno dopo la conclusione della fiera prima di spedire email o inviare newsletter.
Tutti questi suggerimenti possono sembrare cose di poco conto, ma risultano determinanti nel fornire al cliente la migliore esperienza possibile, evitando di compromettere gli sforzi e le risorse allocate per una fiera.