Non vi è alcun dubbio: negli ultimi anni il tema della sostenibilità sta acquisendo via via sempre più importanza. Eventi come la pandemia, insieme alla consapevolezza a lungo termine degli effetti del cambiamento climatico, hanno reso il pubblico molto più sensibile a temi come l’impatto ambientale, la salvaguardia degli ecosistemi, l’inquinamento, portando in generale a una visione più etica del lavoro.
Uno studio internazionale condotto da PWC nel 2021 ha dimostrato che l’80% dei consumatori (su oltre 5.000 intervistati) preferisce acquistare da aziende impegnate nella sostenibilità mentre il 76% smetterebbe totalmente di acquistare prodotti e servizi da aziende che non rispettano l’ambiente o i propri dipendenti.
È diventata una vera e propria priorità a livello globale e oggi più che mai richiede un cambiamento di paradigma.
Un cambiamento di paradigma che investe diversi settori
Un ottimo esempio, già che si conclude oggi l’edizione 2023 dell’evento congiunto Expoquimia, Equiplast ed Eurosurfas, è proprio l’industria della plastica che ormai da diversi anni ha incamerato la riduzione delle emissioni e il potenziamento del riciclo nei propri obiettivi di mercato.
Fira Barcelona da anni porta avanti policy organizzative per potenziare ed aumentare il grado di sostenibilità all’interno di tutti i suoi eventi eventi e dare il buon esempio un po’ a tutto il settore fieristico.
Il destino delle fiere sostenibili
Negli ultimi anni sono sorte alcune preoccupazioni sul futuro degli eventi green, ma grazie al grande ritorno delle fiere commerciali, gli organizzatori e i brand sono stati incoraggiati a continuare a dare priorità alla sostenibilità delle fiere, forse ancor più di quanto facessero prima della pandemia.
Eventi green: qualcosa nel settore sta cambiando
Recenti sondaggi mostrano che solo il 48% dei rispondenti considera le proprie organizzazioni sostenibili, mentre più della metà ritiene che l’industria degli eventi non stia facendo abbastanza per potersi definire tale. Ma quali strumenti abbiamo a disposizione?
Cura dell’ambiente
Il modo più intuitivo per diventare più sostenibili è sicuramente ridurre la propria impronta di carbonio. Alcuni organizzatori stanno implementando pratiche volte a ridurre il consumo energetico: come l’uso di illuminazione a basso consumo, la riduzione degli sprechi e il corretto riciclaggio dei rifiuti. Con l’installazione di stazioni di ricarica dell’acqua e l’uso di prodotti biodegradabili o riutilizzabili, si sta cercando di ridurre al minimo l’uso di plastica monouso, nota per essere una delle principali cause di inquinamento ambientale.
Gli espositori sono incoraggiati a fare lo stesso, con risorse e orientamento pratico su come implementare strategie sostenibili nei loro spazi espositivi.
Ulteriori metodi per rendere le conferenze meno impattanti (o più ecologicamente sostenibili) e gli eventi più green, non solo durante i viaggi, ma anche durante l’evento stesso: scegliere una location sostenibile, incoraggiare i partecipanti a utilizzare i mezzi pubblici o a condividere l’auto e offrire incentivi a coloro che lo fanno, digitalizzare invece di distribuire brochure e volantini cartacei, offrire servizi di catering eco-friendly, e in generale ridurre gli sprechi, riutilizzare e riciclare.
Cura della comunità
La sostenibilità non riguarda solo la cura dell’ambiente, ma anche la cura della propria comunità. Alcuni organizzatori stanno adottando misure per garantire che i loro eventi siano non solo più green, ma abbiano un impatto positivo sulle comunità in cui si svolgono: hanno iniziato a sostenere associazioni di beneficenza locali e organizzazioni non profit, oppure collaborano con scuole locali e istituti educativi, per offrire agli studenti opportunità di apprendimento e aiutarli a sviluppare competenze e conoscenze utili per il futuro, una pratica molto diffusa, ad esempio, nell’industria degli hotel di lusso.
Anche l’etica del lavoro sta piano piano cambiando: promuovendo la diversità, l’inclusione e attraverso l’implementazione di politiche che sostengono e incoraggiando espositori diversi, nonché il commercio equo e le partnership etiche.
Queste pratiche sono vantaggiose non solo per l’ambiente e la comunità che ospita la fiera, ma contribuiscono anche al successo a lungo termine e alla rilevanza nell’industria degli eventi. La sostenibilità è uno dei fattori decisionali chiave quando un RFP arriva presso una location. Queste devono rispettare le regole generali e le aspettative dell’organizzatore.
Fira Barcelona: difensore della sostenibilità
Come dicevamo, un buon esempio di organizzazione fieristica che da tempo attua policy rivolte alla sostenibilità è Fira Barcelona.
Ad oggi ha già implementato diverse strategie per ridurre l’impatto ambientale dei propri eventi e renderli più green senza tuttavia diminuirne la qualità:
- Pannelli solari sul tetto del centro congressi;
- Collaborazione con “BCN Comparteix el Menjar”, una ONG locale che si impegna a distribuire cibo ai cittadini bisognosi. Attraverso questo progetto, Nutrició sense fronteres fornisce cibo proveniente dagli hotel o da altre strutture di ristorazione alle cucine sociali più vicine;
- Collaborazione con “Banc dels Aliments”, ONG che ottiene cibo, lo distribuisce alle entità sociali e utilizza le risorse disponibili per regolare le consegne di cibo durante tutto l’anno;
- Impegno nell’aumentare l’uso di materiali compostabili e riciclabili grazie alla grande quantità di materiale fornito da Gastrofira;
- Installazione di diversi punti di ricarica per veicoli elettrici.
Questo ci dimostra che, nonostante ci sia ancora molto lavoro da fare, il settore si sta avviando col piede giusto verso una maggior tutela dell’ambiente, delle comunità, delle persone e del lavoro.