Nonostante la pandemia abbia cambiato il volto del mercato fieristico e dei grandi eventi, alcuni processi decisionali e sfide di mercato rimangono immutati, così come le best practice per affrontarli nella maniera corretta.
Ampia scelta di eventi
Uno di questi è l’annosa questione del calendario fieristico e delle fiere a cui si vuole prendere parte: seppur traslata in gran parte online, o su eventi ibridi, l’offerta rimane molto variegata. Occorre quindi porre estrema attenzione nel selezionare eventi con un ROI potenziale alto ed in linea con le caratteristiche della nostra azienda, scelta tutt’altro che facile, considerati i nuovi player del settore e le nuove modalità di partecipazione legate alle nuove frontiere del digitale.
Vediamo quindi cosa non tralasciare mai nello scegliere gli eventi giusti a cui partecipare.
Avere sempre una visione del mercato
Come ben sappiamo, il settore dei grandi eventi è stato parecchio scombussolato nell’ultimo anno, se non proprio aggressivamente attaccato proprio nell’elemento che lo caratterizzava: la presenza in persona.
Tuttavia, come ogni brusco cambiamento, per tante opportunità che appaiono sfumare nel nulla, altrettante se ne generano. Nel nostro caso: nuovi modi di comunicare, nuovi spazi, anche se virtuali, ma forse proprio per questo più accessibili, dove sentirsi parte di qualcosa e poter comunque vivere assieme l’emozione di un evento.
E’ bene aver presente queste novità e i nuovi player che hanno recentemente fatto la loro comparsa sul mercato, tenerli d’occhio in vista di occasioni in cui inserirsi in questi spazi e aggredire nuovi mercati finora inesplorati (magari per difficoltà logistiche o geografiche).
Fare delle ricerche su ogni potenziale fiera
Consiglio valido per le nuove opportunità, ma anche (visto e considerato il periodo di forte cambiamento del mercato) per le fiere già conosciute, fare sempre una ricerca approfondita sugli eventi di interesse.
Scegliere gli eventi giusti a cui partecipare non è un obiettivo semplice, bisogna fare in modo che questa decisione sia la più ragionata possibile.
Per capire se la fiera che abbiamo scelto possa essere un hub di aggregazione caro al nostro pubblico e alle nostre buyer persona, per individuare potenziali nicchie di interesse e per verificare, magari contattando qualche partecipante delle passate edizioni, che tipo di opportunità offra.
Organizzarsi per tempo
Anche nel mondo degli eventi virtuali, e soprattutto in quello degli eventi ibridi con canale fisico-digitale, è fondamentale muoversi con il dovuto anticipo, per due ragioni:
- Se l’evento è totalmente online, ed è uno dei primi a cui partecipiamo, al set up del nostro stand si sostituiscono altrettante preparazioni tecniche necessarie affinché la qualità dei nostri contenuti sia impeccabile. Qualsiasi livello appena sotto potrebbe pregiudicare l’attenzione del nostro pubblico.
- Se l’evento è uno dei pochi fortunati a poter mantenere una forma ibrida, allora molto probabilmente sarà in vigore un qualche tipo di limitazione alle iscrizioni per gestire le distanze in maniera appropriata: muoversi per tempo permetterà non solo di far parte dell’evento, ma a volte anche di usufruire di una tariffa preferenziale, se saremo fra i primi ‘early bird’ a registrarci.
Misurare la performance
Il termine di un evento è sempre un momento cruciale in cui tutte le esperienze connesse ad esso sono ancora calde. Predisporre un breve questionario o una sessione con il team in cui fare brainstorming, è molto utile per evidenziare immediatamente opportunità e criticità, che insieme ad altri KPI (come il numero di contatti, l’affluenza, le metriche di gradimento che possono essere tracciate sulla piattaforma virtuale in cui ha luogo l’evento, ecc.) concorreranno a dare un voto all’intera esperienza.
Facendolo per tutte le fiere a cui parteciperemo, ci darà una base ragionata su cui valutare questa o quella partecipazione, quando ci ritroveremo l’anno prossimo a scegliere di nuovo gli eventi giusti a cui partecipare.