Dopo un anno, il nostro Marco Barozzi ritorna ospite al Virtual Lunch di Exhibit Marketers Café.
Si parla di nuovo del mercato europeo e di cosa aspettarsi a breve/medio termine nei prossimi mesi.
In particolare: nonostante la paura per la pandemia e le restrizioni ancora vigenti in praticamente tutti i paesi europei, le persone, i professionisti del settore e gli organizzatori sono pronti a tornare e a calcare nuovamente i padiglioni in persona.
I primi eventi in persona
Alcuni segnali positivi di riapertura si intravedono già nel prossimo futuro.
In particolare, in questi giorni ha avuto luogo, seppur in un contesto regionale, un evento di tre giorni a Madrid sviluppato completamente in presenza.
In Italia, a Bologna, la Children Book Fair che si terrà dal 14 al 17 Giugno, è programmata per svolgersi in fisico.
Anche alcuni nomi storici del panorama fieristico, come il Mobile World Congress di Fira Barcelona, in programma dal 28 Giugno al 1 Luglio, ha confermato che quest’anno manterrà la sua forma ibrida bi-canale: online e fisico. Non si vuole dunque rinunciare anche alla parte di evento in presenza, fortemente voluta dagli organizzatori.
Infine, il Regno Unito, stando ai dati attualmente acquisiti, ha annunciato la riapertura ufficiale degli eventi per il 21 di Giugno.
Nonostante questi piccoli segnali di ripresa, qua e là, le previsioni per le riaperture generalizzate in tutta Europa puntano sicuramente a non prima del secondo e terzo trimestre di quest’anno.
Passaporto Sanitario
Che cos’è?
Con l’avvio un po’ in tutto il vecchio continente (e anche nel resto del mondo) delle varie campagne di vaccinazione nazionali, si è parlato molto in questi mesi di istituire il cosiddetto Passaporto Sanitario.
Chiamato anche Passaporto Vaccinale, o Certificato Vaccinale, il Passaporto Sanitario consiste in un qualsiasi tipo di certificazione (sia essa un vaccino vero e proprio, un test negativo o il risultato di un tampone) che permetterebbe al possessore di viaggiare in sicurezza fra tutti i paesi dell’Unione e partecipare agli eventi in presenza.
Qualcosa di simile è già stato predisposto in Israele, dove essenzialmente post-vaccinazione viene inserito direttamente un documento sull’Apple Wallet.
Perché è fondamentale
Logistica e trasporti sono un fattore chiave per l’industria degli eventi. Permettere il prima possibile ad una parte di popolazione non più suscettibile al virus di riprendere a viaggiare darebbe una spinta sicuramente importante al business.
E questo è il motivo per cui molte organizzazioni come la European Exhibition Industry Alliance, EMECA, European Major Exhibition Centres Association, UFI e i vari enti di settore nazionali stanno sollecitando gli organi dell’Unione affinché predispongano al più presto questo tipo di certificazioni.
Si è vista in questi mesi una coordinazione particolarmente stretta fra tutte queste realtà per mandare insieme un messaggio unico e chiaro sulla necessità per il settore di ripartire per davvero in modo uniforme; il Passaporto Sanitario sarebbe uno dei segni di riapertura nonché uno dei modi migliori per farlo.
Un settore che ha dato tutto anche in tempi difficili
La speranza è che queste richieste vengano accolte il prima possibile, soprattutto a fronte della grande collaborazione che ha dato l’industria fieristica durante tutta la prima e la seconda ondata.
Nonostante fosse uno dei settori più duramente colpiti da chiusure e divieti di spostamento, non si è tirato indietro ed anzi, ha dato attivamente un grande aiuto nella gestione logistica e sanitaria dell’emergenza in vari modi.
- Diversi centri fieristici (il quartiere Gran Via di Fira Barcelona, Milano Fiera ed Excel a Londra sono ottimi esempi) sono stati convertiti in ospedali durante la prima ondata, per fornire uno spazio extra dove alloggiare i malati di Covid;
- Le cucine sono state utilizzate per poter fornire un pasto caldo ai bisognosi, e altre infrastrutture sono diventate riparo per i senzatetto;
- Ultimo, ma non ultimo, da inizio campagna alcuni complessi fieristici sono stati convertiti in centri vaccinali per aumentare i punti di somministrazione alla popolazione.
Guardando al futuro
Guardando indietro, a ormai un anno dall’inizio della crisi sanitaria, non possiamo fare a meno di notare quanto la sfida per il settore fieristico sia stata una vera e propria lotta di sopravvivenza. Sono stati fatti moltissimi sacrifici e pagati costi altissimi.
E’ diventato chiaro come periodi di imprevisti come quelli che stiamo ancora vivendo richiedano di disimparare paradigmi conosciuti e apprenderne di nuovi, spesso a ritmi record, per poter rimanere a galla e stare al passo.
Tuttavia, con la primavera alle porte, alcuni segni di riapertura e alcuni eventi che riaprono i battenti anche in persona, ci piace dare uno sguardo speranzoso al futuro.
Il settore ha bisogno, può e deve ripartire. Questa volta per davvero.